Subito dopo le elezioni europee sentii il Pd e Matteo Renzi parlare di Partito della Nazione… e mi trovai d’accordo sul nuovo nome.
Perché il Pd di Renzi rappresenta il compimento del Cattocomunismo e l’istituzionalizzazione di quella Società che non è nella mentalità, non è nei valori e neppure nella tradizione della stragrande maggioranza degli Italiani. E non lo è perché l’”italiano medio” non è mai stato di sinistra…. e non lo è oggi più che mai… oggi in cui impera lo Statalismo come mai nel passato (è proprio vero che al peggio non c’è limite) e tutti possono vederne i funesti risultati.
A questo proposito cito alcune parole dette dal Prof. Antonio Martino nel 1988, ma che sono più che attuali oggi
“In passato chi criticava l’invadenza pubblica veniva accusato di essere senza cuore, di voler “rimettere in discussione le conquiste dello stato sociale”. Oggi la musica è cambiata, e non si vede come si possano qualificare sociali le larghezze di un settore pubblico che spende come un marinaio ubriaco: un sistema che prende a tutti, anche ai poveri, per dare a tutti, anche ai non poveri” (da http://antoniomartino.org/un-discorso-forse-ancora-attuale-2/)
“Partito della Nazione” è il nome giusto da usare per il Partito che oggi è al Governo. Oggi che tutti i poteri forti sono di sinistra… Oggi in cui la giustizia, la scuola ed i giornalisti sono di sinistra…
Ma non solo… negli ultimi anni abbiamo visto banchieri mettersi in fila per votare nelle primarie Prodi… l’anno scorso Il Sole 24 Ore, testata di Confindustria, ha affidato il ricordo della Thatcher a Prodi…
E non dimentichiamoci dei Liberali da salotto… In Italia i liberali che possono parlare liberamente ogni giorno sui giornali ed in televisione nascono e si formano a sinistra e non sono “semplicemente liberali”…
L’Italia è sempre stata nella sua millenaria storia divisa in tribù contrapposte: Mario e Silla, Guelfi e Ghibellini… Oggi tuttavia la situazione si è complicata. Non ci sono più due tribù che si contendono il potere…
Troviamo da una parte individui smarriti e bistrattati che nauseati pensano di essere soli e non capiscono di essere la maggioranza assoluta degli Italiani.
E dall’altra troviamo le Istituzioni con le loro pletoriche cerchie.
Due mesi fa lessi un articolo di Vittorio Feltri http://www.ilgiornale.it/news/interni/litalia-resta-inferno-chi-vuol-darsi-fare-1025159.html
Il titolo “L’Italia resta un inferno per chi vuol darsi da fare” dice già tutto.
Scrive di “una campagna anticapitalistica iniziata all’incirca quaranta anni fa e portata avanti con tenacia fino ad oggi da coloro i quali considerano il denaro lo sterco del diavolo…”
Scrive che “il comunismo ha fallito e gli stessi comunisti si vergognano di esserlo stati, ma la mentalità pauperistica è rimasta e non ha cessato di provocare danni. Il risultato è che l’Italia è inospitale per chiunque intenda intraprendere una qualsiasi attività finalizzata a creare profitto.”
E leggendo l’articolo mi domando di Renzi. E mi rispondo che Renzi è l’Imbonitore cattocomunista che serviva a questo Stato essenzialmente fallito per andare avanti.
E quindi ritorno al Partito della Nazione che Renzi sta sognando.
Io direi di accettare la sfida che la grandeur di Renzi ci pone e rilanciare.
Se da una parte avremo “Il Partito della Nazione“, compimento della “campagna anticapitalistica iniziata all’incirca quaranta anni fa” dall’altra dovremo porre “L’Altra Italia” con la maggioranza degli Italiani stufi di un Sistema che è al collasso e che si sta comportando sempre più come Don Abbondio proprio perché è alla frutta.