CentroDestra con analisi sulle ultime elezioni

Premessa

Analizzando i risultati delle votazioni del 4 Marzo si vede che con nessuna legge elettorale sarebbe potuta nascere una maggioranza netta né alla Camera, né al Senato.
Con il proporzionale puro nessun partito avrebbe raggiunto neanche lontanamente il 50% più un voto. Con il maggioritario… neanche, perché se l’Italia risulta sostanzialmente divisa in due, al nord con il Centro-Destra e al Sud con il Movimento 5 Stelle, comunque il Pd non perde tutti gli uninominali (anche se perde zone notoriamente di sinistra).

I vincitori

Nessuno può negare che i vincitori di queste elezioni sono Di Maio e Salvini:
Il primo perché il Movimento 5 Stelle ha sfondato il muro del 30% raggiungendo quasi il 33%;
Il secondo perché ha portato la Lega ad essere il primo partito della coalizione arrivata prima con il 37%.

CentroDestra, invenzione geniale di Silvio Berlusconi che non può andare perduta

Si dice che il Centro-Destra italiano stia cambiando pelle: la Lega di Salvini ha sorpassato Forza Italia e tra poco si assisterà ad un’OPA politica.
Anche se nessuno può predire il futuro, si può oggettivamente scrivere che:

Silvio Berlusconi inventò il CentroDestra in Italia creando una Coalizione che potesse essere sempre, ad ogni elezione, o la Forza di Governo o la Forza di Opposizione.
Non è ovvio, come si potrebbe pensare. Nella Prima Repubblica, ad esempio, “c’erano LE opposizioni che, non avendo molto in comune, non potevano coalizzarsi per offrire un’alternativa di governo” come scrisse tempo fa il Professor Antonio Martino.

Anche dalle elezioni del 1994 non sarebbe uscita un’opposizione, ma tante opposizioni. La Coalizione di SINISTRA, definita da Occhetto “la Gioiosa Macchina da Guerra”, era destinata a vincere grazie al sistema elettorale e soprattutto alle tante, troppe proposte che giungevano all’elettore che non si giudicava di sinistra: Bossi e Fini eufemisticamente non volevano allearsi né tra loro, né con Segni e con il Partito Popolare Italiano (anche questi ultimi con i primi).
Scese in campo Silvio Berlusconi, fondò Forza Italia con cui prese il 21%, tirò fuori dal cilindro Il Polo delle Libertà al Nord con la Lega ed Il Polo del Buon Governo al Sud con Alleanza Nazionale (al Nord Alleanza Nazionale correva da sola). L’estro italico che lui mostrò, bloccò la Sinistra.

In queste ultime elezioni Silvio Berlusconi, pur non essendo candidabile, è riuscito a creare una Coalizione che, pur con tutte le sue diatribe interne, è giunta al 37%. La Lega di Salvini ha superato Forza Italia? Certo ed è ovvio: Berlusconi non è attualmente candidabile mentre Salvini è un quarantenne con un’esperienza politica più che ventennale (venne eletto consigliere comunale nel lontano 1993, prima della discesa in campo di Silvio Berlusconi) che sa cavalcare il malcontento popolare. Ma la Coalizione nasce da Silvio Berlusconi che è e deve rimane il regista. Un’OPA ostile di Salvini porterebbe solo o alla frantumazione o alla irrilevanza politica di tutte le componenti. Sicuramente Salvini da primo attore in una Coalizione al 37% diventerebbe semplicemente capo di un partito che alle elezioni si è piazzato al terzo posto del consenso, dopo lo sconfitto Pd.
Se Salvini e Di Maio facessero un accordo di governo da soli verrebbero ricordati come i classici protagonisti della Prima Repubblica: finite le elezioni terminava la ricreazione e i politici facevano ciò che volevano, padroni dei voti che oramai avevano avuto. Berlusconi trattò con Letta nipote e con Renzi nella scorsa legislatura? Sì, semplicemente perché alla Camera della Legislatura precedente il Pd aveva la maggioranza assoluta e ovviamente da lì si doveva partire, per semplice ovvietà numerica.