Considerazioni sul dopo elezioni e pensieri sul futuro

Premessa sul Nuovo Centro Destra

Superato di poco la soglia del 4%, il Nuovo Centro Destra canta vittoria. A loro poco importa che questi voti presi siano da dividere con l’UDC di Casini. Formigoni annuncia solenneSiamo una realtà incontrovertibile della politica italiana“.
Renzi ed il Pd superano il 40% alle elezioni, ma Alfano si affretta a dire che “Il governo non è un monocolore Pd
Ed ancora Alfano dice “I nostri obiettivi saranno la tutela della famiglia e delle imprese, possiamo dire però che fin qui non abbiamo avuto problemi, il Pd è stato collaborativo”. Poi l’attacco a Forza Italia: “In base alle dichiarazioni di oggi sembra chiaro che Fi non ha capito che ha perso 3 milioni di voti. Noi al primo tentativo siamo arrivati in Europa”.
Della serie: in Italia il giorno dopo le elezioni tutti hanno vinto.
Chi si accontenta gode.

Premessa sui Fratelli d’Italia

Giorgia Meloni ed il suo partito non entrano nel Parlamento Europeo, eppure Lei dice “Non nascondo il rammarico ma i consensi sono raddoppiati”.

Ed ora le considerazioni sul dopo elezioni

Il risultato di Forza Italia è deludente, il risultato del Pd è schiacciante.
Ma almeno sono chiari. Con questo risultato Renzi, che è e resterà a Palazzo Chigi per un po’, non avrà scusanti. Potrà portare a termine il suo programma che purtroppo così mostrerà tutti i suoi nefasti frutti. Non è questione di essere a favore o contro l’Italia: Noi che non siamo colletivisti sappiamo che lo Statalismo produce niente di buono.

N.B.: A commento del risultato di Forza Italia, bisogna onestamente ricordare che Berlusconi anche con le mani legate è riuscito a raggiungere da solo un risultato dal quale ripartire.

Pensieri sul futuro

Berlusconi disse una decina di giorni fa “Credo che non ci sia altra possibilità che la stragrande maggioranza dei moderati, oggi maggioranza numerica, diventi anche maggioranza politica.

Ha perfettamente ragione. Purtroppo a pochi mesi o a poche settimane dalle elezioni si può tentare di ottenere ciò solo riunendo ad un tavolo i segretari di tutti i partiti di centro-destra. Così però l’unità politica nascerà solo se il potere e gli assetti direttivi saranno ripartiti tra loro in modo inversamente proporzionale al numero di elettori che li seguono… E con questo ricatto dei più piccoli partiti quanti moderati, quanti liberali, quanti italiani si rifugeranno nel “non voto”?

Oggi a due giorni dalle elezioni, si può invece tentare di riunire tutti gli elettori moderati, radunandoli, parlando ad ognuno di loro e facendoli parlare tra loro. Così gli stessi elettori moderati capiranno che le idee che ciascuno di loro ha fondamentalmente sono le stesse. Non nascerà una federazione di movimenti, non nascerà un partito… nascerà un popolo. Nessuno di loro sentirà il bisogno di seguire mai più piccoli “mestieranti della politica”, perché saranno le loro stesse idee a forgiare il popolo dei moderati. E sarà un collante indistruttibile.
Non si può ottenere questo risultato in poche settimane, in qualche mese. In un anno, un anno e mezzo sì.