Si sa che la Storia non si fa né con i se, né con i ma… tuttavia è indispensabile analizzarla il più possibile senza preconcetti e moti d’animo per non commettere gli stessi errori in futuro.
Premetto che riguardando il film del centro-destra dei vent’anni trascorsi si può sintetizzare scrivendo che si è vinto nei momenti sbagliati e perso nei momenti giusti, specie da un punto di vista economico internazionale. E molte, troppe volte non si è osato.
Il momento più esaltante degli ultimi vent’anni sono le elezioni del 1994. E molti si chiedono se l’aver scelto come alleati Fini e Follini è colpa della sfortuna o se è stato semplicemente uno sbaglio. No, era una necessità. E darò alcuni dati sulle elezioni politiche del 1994 che da soli spiegheranno il perché della parola “necessità”.
Forza Italia prese circa il 21%. La Gioiosa Macchina da Guerra di Occhetto poco meno del 35%. Il centro di Segni e del Partito Popolare Italiano circa il 15% (per diritto di cronaca, Giulio Tremonti non rispose alla chiamata alle armi di Silvio Berlusconi, ma si presentò alle elezioni del 1994, divenne deputato nelle file del Patto Segni, solo dopo entrò in Forza Italia). La coalizione di centro-destra prese meno del 45% e vinse le elezioni. O meglio le 2 coalizioni con cui si presentò Forza Italia vinsero le elezioni, perché la Lega ed Alleanza Nazionale eufemisticamente non volevano allearsi e Berlusconi tirò fuori dal cilindro Il Polo delle Libertà al Nord con la Lega ed Il Polo del Buon Governo al Sud con Alleanza Nazionale. Al Nord Alleanza Nazionale correva da sola.
Risultati: Alla camera per la coalizione di centro-destra seggi 366 su 630, ampia maggioranza. Al senato seggi di centro-destra 155 su 315, o meglio su 326 (11 erano a vita). Presenti 315, 314 i votanti, maggioranza richiesta 158. Fiducia ottenuta con 159 voti. 3 senatori a vita a favore, 3 assenti e 5 contrari o astenuti (al Senato votare contrario o astenersi equivale).
Questi numeri mostrano che non si poteva andare da soli alle elezioni. In aggiunta ricordiamo che il sistema di voto era maggioritario a turno unico al 75%. Era una necessità però non solo per i numeri. Berlusconi per mesi chiese al fronte moderato di unirsi per contrastare la Gioiosa Macchina da Guerra di Occhetto che durante le elezioni locali con un terzo dei voti prendeva la maggioranza assoluta dei seggi. Fini, Bossi, Segni e Martinazzoli risposero picche e lui fondò Forza Italia con cui prese i voti di chi era anticomunista e non seguì Segni o Martinazzoli, non si riconosceva solo nella storia del Movimento Sociale o non era un bossiano convinto.
Novità di Forza Italia fu la creazione spontanea come funghi di Club di Forza Italia in tutta Italia non da parte di politici, ma di gente comune. Chi era comunista o catto-comunista non vedeva in Forza Italia altro che il partito di plastica proveniente da Publitalia e dalle televisioni e non gente comune che non voleva fare lei politica, ma voleva che la politica non si occupasse di lei. Erano persone che non volevano sussidi, non volevano aiuti, non volevano assistenzialismo, volevano LIBERTA’ DI SCELTA e Stato minimo!
Il 1994 di sicuro non è totalmente ripetibile. Tuttavia non lo è sia nel bene… che nel male.
Nel bene: Forza Italia fu l’unione di 2 forze convergenti, una dall’alto ed una dal basso, con la prima che fece emergere la seconda. La prima era Silvio Berlusconi con la sua macchina di uomini preparati economicamente e la seconda una marea azzurra di gente comune entusiasta.
La seconda sta emergendo, la prima deve attrezzarsi.
Nel male: Perché un errore non evitabile fu commesso vent’anni fa come fu commesso l’anno scorso.
Nel 1994 la Gioiosa Macchina da Guerra era destinata a vincere. Berlusconi con Forza Italia si mise al lavoro a tempo quasi scaduto e bloccò la Sinistra. Nel 2013 venne contenuto il partito dello Smacchiatore di Giaguari. Ecco il problema: bloccò, contenne, congelò la vittoria annunciata degli avversari. Ma si ottenne solo questo perché se l’italiano medio non è di sinistra, non si può scrivere lo stesso dei Poteri Forti. Ecco perché non si è riusciti ad attuare la Rivoluzione Liberale, vent’anni fa come l’anno scorso e negli anni di governo.
Come nel 1994 si stanno da qualche mese creando spontaneamente Club di persone della Società Civile che non vogliono entrare in Politica per i più disparati motivi (il primo è che hanno troppo da costruire, nel senso di lavorare), ma che capiscono che purtroppo la Politica vive per occuparsi di loro. E per questo scelgono di aiutare Forza Italia riportandola alle origini: il movimento della Società Civile nella Società Civile.
Il partito deve essere un movimento elettorale come quello del 1994, perennemente elettorale, all’americana. I nostri rappresentanti devono essere solo gli eletti in parlamento, nei comuni e nelle regioni. I nostri Servitori nelle Istituzioni.